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Non è una novità che la materia degli incentivi alle assunzioni sia regolata nel nostro ordinamento da una serie di norme, prassi e condizioni la cui decodificazione non sempre ne rende agevole l’accessibilità. 

Proviamo, pertanto, a fornire un quadro di sintesi delle agevolazioni in scadenza al 31 dicembre 2025, di quelle strutturali e di quelle che dovrebbero essere proposte per il prossimo anno dalla nuova legge di bilancio.

I due benefici di maggior peso che, fatti salvi aggiustamenti adottati in seguito all’entrata in vigore della legge di bilancio per l’anno 2026, vedono la loro scadenza il prossimo 31 dicembre sono quelli dedicati agli under 35 e alle donne svantaggiate. 

L’incentivo dedicato ai giovani che non abbiano ancora compiuto il 35° anno di età al momento dell’assunzione o trasformazione a tempo indeterminato e mai occupati stabilmente in precedenza, è stato previsto dall’art. 22, del decreto-legge n. 60/2024 (cd. decreto coesione) per le assunzioni effettuate  a decorre dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025.

Il beneficio consiste in un esonero dei contributi a carico del datore di lavoro nella misura limite di 500 euro mensili per ciascun lavoratore assunto e per un periodo di 24 mesi. L’importo è aumentato a 650 euro mensili per le assunzioni effettuate nella cd. area ZES (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna), tenendo conto della circostanza che per tali territori la decorrenza del beneficio è stata resa operativa solo in epoca successiva alla presentazione della domanda telematica all’Inps, eseguibile dal 16 maggio 2025.

Per quanto riguarda l’area ZES è opportuno prendere nota che, a seguito dell’entrata in vigore della Legge n. 171/2025, dal 20 novembre 2025, il territorio denominato “zona economica speciale per il Mezzogiorno – ZES” è stato esteso e ricomprende anche le regioni Marche e Umbria.

Il secondo beneficio, dedicato all’assunzione a tempo indeterminato di donne svantaggiate ovvero  di: a) donne di qualsiasi età prive di impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi ovunque residenti; b) donne di qualsiasi età prive di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi residenti nelle Regioni ZES; c) donne di qualsiasi età occupate in settori o professioni caratterizzati da un elevato tasso di disparità di genere (per il 2025 il riferimento è il DI n. 3217/2024 e per il 2024 il DI 365/2023), è stato introdotto dall’art. 23, del decreto-legge n. 60/2024(cd. decreto coesione) e ha previsto un esonero dei contributi a carico del datore di lavoro, per un periodo massimo di 24 mesi (12 mesi in caso di assunzione  di donne impiegate in settori o professioni caratterizzati da disparità di genere), nella misura di 650 euro su base mensile.

In entrambi i casi le assunzioni per essere ammesse agli esoneri contributivi devono determinare un incremento occupazionale netto calcolato mensilmente, con riferimento all’intera organizzazione del datore di lavoro, attraverso la comparazione del numero medio di unità lavoro – anno (ULA) dell’anno precedente all’assunzione con il numero medio di unità lavoro – anno (ULA) dell’anno successivo all’assunzione.

Altro incentivo,  sempre previsto dal decreto-legge n. 60/2024 (cd. decreto coesione) all’art. 21,  è quello di in favore di giovani under 35 disoccupati che  avviano un’attività imprenditoriale in settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica nel periodo di tempo compreso tra il 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2025; a loro favore è previsto un esonero contributivo entro la quota massima di 800 euro mensili in caso di assunzione a tempo indeterminato di giovani che non abbiano ancora compiuto i 35 anni di età per un periodo do 36 mesi dalla data dia assunzione e , comunque, non oltre il 31 dicembre 2028.

Le modalità di accesso all’incentivo sono state rese nota dall’Inps con circolare n. 147, del 27 novembre 2025 cui ha fatto seguito il giorno successivo la circolare dello stesso istituto n. 148 con la quale sono state comunicate le ulteriori prassi per la richiesta, da parte degli stessi soggetti imprenditoriali, di un contributo economico pari a 500 euro mensili per la durata di tre anni che non riveste carattere di reddito per il beneficiario .

Il termine ultimo per la presentazione della domanda è stato fissato nella data del 26 dicembre 2025.

Trascorsa la data del 31 dicembre 2025, fatte salve le previsioni che saranno adottate dalla nuova legge di bilancio, sarà comunque possibile per i datori di lavoro accedere all’incentivo strutturale previsto dalla Legge 205/2027 (art. 1, commi 100-115) per le assunzioni/trasformazioni di giovani under 30, nella misura del 50% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro entro il limite di 3 mila euro annui e per un periodo massimo di 36 mesi. Per questo incentivo, che ha natura strutturale e non temporanea, non è necessaria la presentazione di alcuna istanza in quanto la sua fruizione avviene direttamente in fase di conguaglio  con le denunce contributive mensili.

Rimane in vigore anche, nell’ipotesi di assunzione di “!donne svantaggiate”,  l’altro esonero di natura strutturale di cui all’art. 4, commi 8-11, della Legge n. 92/2012, consistente in una riduzione contributiva pari al 50% di quanto dovuto dal datore di lavoro per un periodo di 12/18 mesi a seconda della tipologia contrattuale di assunzione.

Per quanto riguarda le opportunità decorrenti dal 1° gennaio 2026,   l’affidamento è riposto sull’art. 37  del disegno della legge di bilancio per l’anno 2026 a oggi disponibile  che, nel rinviare alla necessità di continuare a sostenere l’occupazione giovanile e femminile, prevede un esonero contributivo parziale per un periodo di 24 mesi  in favore dei datori di lavoro  che dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2026 effettueranno assunzioni a tempo indeterminato o trasformazioni a tempo indeterminato di contratti a termine.

Le modalità e la specificazione della platea di lavoratori destinatari dell’incentivo saranno  disciplinate da un apposito decreto interministeriale successivo all’entrata in vigore della legge.

Lo Studio rimane a disposizione.

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