Da gennaio 2024 è prevista una rivisitazione delle agevolazioni relative alle assunzioni attualmente in vigore.
Nella bozza della Legge di Bilancio, infatti, risultano assenti alcune delle agevolazioni che avevano caratterizzato il 2023 come l’agevolazione per le assunzioni a tempo indeterminato di under 36 che non hanno mai avuto un rapporto di lavoro a tempo indeterminato in precedenza secondo quanto previsto dall’articolo 1 comma 297 della Legge 197/2022, e l’Incentivo Occupazione Giovanile (NEET). Relativamente alla decontribuzione SUD, si rammenta che l’agevolazione, prevista fino al 2029 con percentuali di decontribuzione differenziate negli anni di fruizione del contributo, necessita di autorizzazione della Commissione Europea per la sua applicazione.
Per quanto concerne l’assunzione di giovani a tempo indeterminato under 30, l’agevolazione resa strutturale dalla Legge di Bilancio 2018 n. 205/2017, resterà in vigore prevedendo un esonero contributivo pari al 50% della retribuzione imponibile lorda fino ad un massimo di euro 3.000,00 annui; verrà quindi meno quanto previsto per il solo 2023, che prevedeva per gli stessi soggetti un’agevolazione del 100% fino ad un massimo di euro 8.000,00.
Resta inoltre l’esonero a favore di aziende che assumono o trasformano con contratto di lavoro a tempo indeterminato donne lavoratrici disoccupate e lavoratori over 50 previsto dall’art. 4 della Legge 92/2012 (commi 8-11) pari al 50% della retribuzione mensile imponibile ai fini previdenziali nel limite di euro 6.000,00 annui.
Tra le novità previste per il 2024 si segnala che per chi assume a tempo indeterminato i percettori dei nuovi strumenti introdotti in sostituzione del Reddito Di Cittadinanza, vale a dire il Supporto alla Formazione e al Lavoro e l’Assegno di Inclusione, è previsto un esonero pari al 100% dei contributi previdenziali entro il limite di 8.000,00 euro per un massimo di 12 mesi, ridotto al 50% qualora le assunzioni siano a tempo determinato.
Infine, la Legge Delega per la Riforma Fiscale prevede una deduzione del costo del lavoro pari al 20% del minor valore tra il costo relativo alle nuove assunzioni a tempo indeterminato nel 2024 e l’aumento del costo del lavoro verificatosi tra il 2023 e il 2024; questa percentuale si prevede possa aumentare di un ulteriore 10% nel caso di assunzioni di particolari soggetti classificati come “molto svantaggiati” tra cui ricordiamo persone con disabilità, donne con almeno due figli minori o soggetti privi dei requisiti per l’Assegno di Inclusione. La deduzione permetterà un risparmio di imposta, andando ad abbattere il reddito imponibile sul quale vengono calcolate le imposte del datore di lavoro.
Si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di bilancio del 2024 per avere un quadro definitivo degli incentivi previsti.
Lo Studio rimane a disposizione.