La legge di Bilancio 2025 conferma , pur
apportando importanti modiche, il sostegno alle lavoratrici madri introdotto
con la Legge di bilancio del 2024 estendendo la platea delle beneficiarie,
includendo anche le lavoratrici titolari di un rapporto di lavoro a tempo determinato e le lavoratrici autonome.
La L. 207/2024 riconosce a
partire da Gennaio 2025 un parziale esonero , della quota dei contributi
previdenziali relativi all’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico
delle lavoratrici dipendenti ( ad esclusione del rapporto di lavoro domestico)
e delle lavoratrici autonome, che percepiscono almeno uno tra i redditi di
lavoro autonomo, redditi d’impresa in contabilità ordinaria, o semplificata o
redditi di partecipazione e che non hanno optato per il regime forfettario, che
siano madri di due o più figli.
L’esonero spetta fino al
compimento di dieci anni del figlio più piccolo, sia per l’anno 2025 che per
l’anno 2026. A partire dal 2027 l ’esonero spetterà per le lavoratrici madri di
tre o più figli e fino al compimento del 18° anno di età del figlio più
piccolo.
Un altro requisito che deve
sussistere per beneficiare del parziale esonero contributivo è che la
lavoratrice madre sia titolare di un reddito complessivo ai fini previdenziali non
superiore a 40.000 Euro annui.
L’agevolazione per le lavoratrici
autonome è concessa ai sensi del Regolamento (UE) 2023/2831 della Commissione,
del 13/12/2023, relativo all’applicazione degli art.107 e 108 del Trattato sul
funzionamento dell’Unione Europea agli AIUTI DE MINIMIS.
La misura seppur in vigore, non è
ancora operativa, poiché dovrà essere emanato un Decreto attuativo con cui
saranno disciplinate la misura dell’esonero, le modalità di riconoscimento e le
procedure per il rispetto dei limiti di spesa.
Pertanto le situazioni che si
potrebbero creare nel 2025 sono:
–
Lavoratrici madri di due figli , titolari di un
rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato che nel 2024 beneficiavano
dell’esonero totale dei contributi a loro carico nel limite di 3.000 euro
annuali, fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo, che perdono
il beneficio per il 2025.
–
Lavoratrici madri di due figli, di cui al punto
precedente, che in presenza dei requisiti della nuova legge di bilancio 2025,
potrebbero transitare dalla precedente alla nuova misura agevolativa.
–
Lavoratrici madri di due o più figli, che non
hanno beneficiato nel 2024 della misura agevolativa, titolari di un rapporto di
lavoro subordinato a tempo indeterminato o determinato con un reddito
complessivo ai fini contributivi non superiore a 40.000 euro possono
beneficiare dell’esonero parziale dei contributi IVS a loro carico senza un
limite annuo , fino al compimento del
decimo anno di età del figlio più piccolo
–
Lavoratrici autonome madri di due o più figli titolari di almeno uno dei seguenti redditi:
autonomo, redditi d’impresa in contabilità ordinaria o semplificata, di
partecipazione, iscritte all’assicurazione generale obbligatoria dell’inps
nonché alla gestione separata, il cui imponibile previdenziale non sia superiore ai 40.000 euro annui possono
beneficiare dell’esonero contributivo parametrato al valore del livello minimo
di reddito previsto dall’art.1, comma 3 della l. 233/199. Tale esonero è
concesso nel rispetto della normativa degli aiuti de minimis.
–
Le lavoratrici madri di tre o più figli
continueranno a beneficiare dell’esonero previsto dalla legge di bilancio 2024
perché resterà in vigore fino al 31/12/2026 alle medesime condizioni. Dal 2027
decorrerà la nuova misura prevista dalla legge di bilancio 2025 con i nuovi
requisiti e misure.
Lo studio rimane a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.