La denuncia dei lavori usuranti, da effettuare al telematicamente al Ministero del lavoro, è un adempimento introdotto dal d.lgs. n. 67/2011 che prevede la possibilità, per gli addetti a lavorazioni particolarmente faticose e pesanti, di usufruire di un accesso anticipato al pensionamento.
Le lavorazioni oggetto di questo beneficio sono i lavori usuranti di cui all’art. 2 del Decreto del Ministero del lavoro del 19 maggio 1999, e quelle caratterizzate da una maggiore gravità di usura e dalla maggiore incidenza sulle aspettative di vita. Sono attività che presentano una particolare esposizione al rischio professionale.
La comunicazione deve essere effettuata, dal datore di lavoro o dall’intermediario abilitato, tramite il modello LAV_US, disponibile on line, e riguarda le seguenti attività:
– lavori in galleria, cava o miniera – tutte le mansioni svolte in sotterraneo dagli addetti con carattere di prevalenza e continuità;
– lavori in cassoni ad aria compressa;
– lavori svolti dai palombari;
– lavori ad alte temperature;
– lavorazione del vetro cavo;
– lavori espletati in spazi ristretti (con carattere di prevalenza e continuità, in particolare le attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale e le mansioni svolte continuativamente all’interno di spazi ristretti, come intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi strutture);
– lavori di asportazione dell’amianto;
– lavoro usurante notturno: svolti in modo continuativo per almeno tre ore in periodo notturno o compreso in regolari turni periodici di almeno sei ore in cui è compresa la fascia oraria notturna (da mezzanotte alle cinque del mattino). In particolare, ai fini della definizione di lavoratore notturno, si rimanda ad una recente Nota della INL n. 1050 del 26 novembre 2020;
– lavoro usurante a catena: attività ripetute e costanti dello stesso ciclo lavorativo, controllo computerizzato delle linee di produzione, tra cui ad esempio:
– prodotti dolciari, additivi per bevande e altri alimenti;
– lavorazione e trasformazione delle resine sintetiche e dei materiali polimerici termoplastici e termoindurenti; produzione di articoli finiti, etc.
– macchine per cucire e macchine rimagliatrici per uso industriale e domestico;
– costruzione di autoveicoli e di rimorchi;
– apparecchi termici: di produzione di vapore, di riscaldamento, di refrigerazione, di condizionamento;
– elettrodomestici;
– altri strumenti e apparecchi;
– confezione con tessuti di articoli per abbigliamento ed accessori o di calzature in qualsiasi materiale, anche limitatamente a singole fasi del ciclo produttivo;
– lavoro usurante autisti: conducenti di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a 9 posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo.
All’interno della comunicazione deve essere indicato il numero dei lavoratori impegnati nelle attività usuranti comprendendo anche i lavoratori somministrati. Per il lavoro notturno invece, dovranno essere indicati, per ciascun lavoratore, il numero dei giorni di lavoro notturno svolti.
In caso di mancato invio della denuncia di lavoro usurante da parte del datore di lavoro, è prevista una sanzione amministrativa con un importo che va da 500,00 a 1.500 euro.
Lo studio rimane a disposizione.