Il 27 marzo scorso è stata aperta la procedura telematica per la presentazione delle domande di nulla osta, necessarie per permettere a cittadini non comunitari di fare ingresso in Italia per motivi di lavoro, nel limite delle quote annuali previste, pari a 82.705 unità (per lavoro subordinato, autonomo, stagionale).
Le domande potevano essere precaricate fino alle ore 13.00 del giorno 24 marzo u.s., al fine di permettere a tutti gli operatori, Consulenti del lavoro compresi, di essere pronti alla presentazione delle domande, che è stata stabilita nella formula del click day (accettazione in ordine cronologico di presentazione).
Il Ministero dell’Interno, con il comunicato stampa del giorno successivo, 28 marzo, ha fatto sapere che le domande complessivamente presentate sono state oltre 240.000 già entro la prima ora dall’apertura della procedura, circa il triplo rispetto al numero di domande di nulla osta che possono essere attualmente accettate.
Alla luce di tale risultato, è stato avviato un confronto tra il Ministero del lavoro e le parti sociali, al fine di definire i flussi e le quote massime di ingresso per i lavoratori stranieri in Italia per il triennio 2023-2025, con l’auspicio di stabilire un sensibile allargamento delle quote, a fronte delle numerose richieste che sono andate ben oltre le aspettative.
Contestualmente, le parti sociali chiedono di definire anche la semplificazione delle procedure, in modo da renderle più flessibili e corrispondenti alle necessità del mercato, anche nell’intento di alleggerire gli adempimenti amministrativi attualmente previsti.
Sembrerebbe che rispetto all’ampia platea di lavoratori che resterebbero esclusi, questi possano essere ammessi nel caso le quote vengano allargate, nelle more del decreto del Governo che sarebbe in fase di elaborazione, permettendo altresì di tenere valide le domande già presentate.
Il governo starebbe pensando per il triennio di aprire a 500mila lavoratori, circa 166mila l’anno.
Lo Studio rimane a disposizione, anche per fornire supporto alle imprese che desiderano accedere al decreto flussi.