Decreto flussi

In seguito all’approvazione del provvedimento emanato dal Governo in data 6 luglio u.s. da parte della Conferenza Stato-Regioni, il 3 ottobre u.s. è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto flussi 2023 (DPCM del 27 settembre 2023), con il quale viene previsto l’ingresso in Italia di 452.000 lavoratori extracomunitari per il triennio 2023-2025.

Riprendendo quanto già illustrato con la precedente newsletter del 1° settembre u.s. (link per la lettura https://ablabour.it/lavoro-e-immigrazione-le-novita/) si riportano i principali contenuti di questo intervento legislativo, nonché le tempistiche stabilite per la presentazione delle domande di ingresso per lavoratori extracomunitari.

In particolare, il Decreto flussi ha stabilito l’ingresso di lavoratori per lavoro subordinato, stagionale e lavoro autonomo, per i settori dell’autotrasporto merci c/terzi, dell’edilizia, turistico-alberghiero, meccanica, telecomunicazioni, alimentare, cantieristica navale, del trasporto passeggeri con autobus, della pesca, degli acconciatori, degli elettricisti e degli idraulici e di lavoro autonomo, nel rispetto delle seguenti quote:

  • 53.450 unità per l’anno 2023, di cui 52.770 per lavoro subordinato;
  • 61.950 unità per l’anno 2024. Di cui 61.250 per lavoro subordinato;
  • 71.450 unità per l’anno 2025, di cui 70.720 per lavoro subordinato;

Il decreto prevede inoltre un rilevante numero di quote per il lavoro subordinato stagionale, agricolo e turistico-alberghiero, entro le seguenti quote:

  • 82.550 unità per l’anno 2023;
  • 89.050 unità per l’anno 2024;
  • 93.500 unità per l’anno 2025;

I termini per la presentazione delle domande variano a seconda della tipologia di nulla osta che viene richiesto (lavoro subordinato non stagionale, stagionale, nell’ambito di soggetti provenienti da paesi convenzionati con il nostro paese, ecc.):

  • Dalle ore 9.00 del 2 dicembre 2023 per le domande che riguardano l’ingresso di lavoratori per lavoro subordinato non stagionale provenienti da paesi con cui l’Italia ha accordi di cooperazione (Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Repubblica di Corea, Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Georgia, Ghana, Giappone, Giordania, Guatemala, India, Kirghizistan, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Perù, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina);
  • Dalle ore 9.00 del 4 dicembre 2023 per il resto degli ingressi previsti per lavoro subordinato non stagionale;
  • Dalle ore 9.00 del 12 dicembre per gli ingressi per lavoro stagionale.

Per ciascuno degli anni successivi (2024-2025) le domande decorreranno dalle ore 9.00 del 5, del 7 e del 12 febbraio di ciascun anno, secondo la ripartizione per ambiti illustrata per l’anno 2023 fino alla concorrenza delle quote.

Viene inoltre previsto che nel caso in cui entro 90 giorni dai termini di presentazione delle domande le autorità rilevino un numero significativo di quote non utilizzate, il Ministero del Lavoro e le parti sociali potranno valutare una diversa suddivisione sulla base delle effettive necessità (ipotesi remota a nostro parere, visti i risultati realizzati con i decreti flussi 2022).

Come stabilito dal decreto, infine, si resta in attesa delle disposizioni attuative che saranno definite con la pubblicazione di un’apposita circolare congiunta del Ministero del lavoro, Ministero dell’interno e di altri ministeri interessati, che verrà comunicata sui siti web dei ministeri coinvolti.

Come accaduto per lo scorso anno, verranno fornite specifiche indicazioni sulla documentazione da raccogliere e sull’eventuale possibilità di “precaricare” le domande in vista del termine di presentazione delle domande che, presumibilmente, verranno accolte in ordine cronologico nella formula del click day.

Il nostro studio rimane a disposizione, nel fornire supporto a tutte quelle imprese che intendessero presentare la domanda di nulla osta per l’ingresso di lavoratori extracomunitari.

Recommended Posts